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Dopo il 3-3 di Roma
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E’ un Genoa sfacciato quello di Andreazzoli. Incassa i colpi ma come un pugile solido sulle gambe reagisce e contrattacca. A Roma è l’ottovolante del gol e tra giallorossi e rossoblù, a proposito bella la terza maglia con la croce rossa su campo bianco indossata dal Grifone, ne esce un pirotecnico 3-3 che sta bene a Criscito e compagni che dopo 12 sconfitte di fila rompono il tabù dell’Olimpico.


Sempre sotto, sempre in rimonta così il Genoa porta a casa un punto e tante certezze, soprattutto per il gioco offensivo. Tante luci e qualche ombre tutte dietro. Infatti il primo gol di Under è lo spot di quello che non si deve fare. Il turco si porta a spasso Zapata e compgni e va fare un gol da play station. In molti si chiedono perché uno come Biraschi è rimasto fuori e non è neppure entrato nel finale convulso. Che possa essere in vendita? Domanda lecita. Ma il Genoa davanti punge e poco dopo il pareggio è confezionato da Romero che di testa serve Pinamonti che è bravo nello stretto a segnare. Il giovane bomber sarà uno dei migliori, un mix di forza e di tecnica. Ma se c’è chi fa e c’è pure chi disfa.Il raddoppio della Roma è merito di Dzeko ma ancora Romero e Zapata vengono saltati come birilli. Nessuno accorcia, tutti fermi e 2-1 del bosniaco. Qui bisognerà lavotrare parecchio.


Ma la Roma dietro è anche peggio. Juan Jesus è un disastro e abbatte in area Pinamonti. Rigore che Criscito trasforma con qualche patema, ma è 2-2. Insomma al riposo Andreazzoli può sorridere, ma la ripresa si apre con la prodezza di Kolarov che su punizione disegna una traiettoria imprendibile che sbatte sula traversa e oltrepassa la linea bianca per l’ennesimo sorpasso. Qui i rossoblù sbandano e rischiano, ma come un diesel sale in cattedra Schone mentre Kouamè seppur impreciso scatta continuamente e Ghiglione è ispirato. Radu si salva un paio di volte e così su un contropiede proprio Ghiglione mette in area un pallone telecomandato che Kouame in volo d’angelo trasforma nel tre a tre. Rete da applausi. Nel finale El Yamiq va a fare muro, entrano anche Pandev e Sanabria per perdere tempo e con qualche ansia nel recupero finisce così. Buona la prima per il nuovo Genoa di Andreazzoli.