cronaca

E ha invitato a non aver paura della derisione del mondo
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"Nella confusione diffusa di oggi, dove sembra che ognuno sia norma a se stesso e che abbia una propria verità da seguire, dove la coscienza - parola grande e sacra - è ridotta alle opinioni o alle emozioni soggettive, c'è tanto più bisogno di una fede devota". Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, nell'omelia pronunciata ieri sera durante la Messa celebrata presso il Santuario della Madonna della Guardia al termine del pellegrinaggio della vigilia della solennità della Madonna della Guardia che ricorre oggi.


"Non abbiate paura di apparire semplicisti o infantili - ha detto rivolgendosi ai fedeli -, non temete la derisione del mondo o non temete la cura dei piccoli segni come le immagini religiose nelle vostre case, il segno della croce quando entrate in chiesa, quando vi alzate al mattino e quando vi coricate alla sera. Non abbiate vergogna di fare la genuflessione davanti alla divina Eucaristia, di chinare la testa dinnanzi al Mistero".


Rivolgendosi direttamente ai giovani ha detto loro: "capita che, per tornare all'essenziale della fede, si inaridisce la fede. Con la scusa di togliere gli orpelli si scarnifica la religione e non si rispetta l'umanità dell'uomo: egli ha bisogno, anche per vivere l'invisibile, di segni visibili. Non dimenticate che la maturità della fede - ha proseguito - ha bisogno sia della grandezza come il Vangelo, i sacramenti, la comunità, il servizio che della piccolezza dei segni e delle espressioni, come quella del bambino che corre e poi si gira per vedere la mamma in uno sguardo di fiducia e di amore, di affidamento e di obbedienza".