
"Non è più rinviabile una analisi approfondita di soluzioni che, a breve termine, portino a concreti risultati sulla sicurezza e per questo motivo, nell'incontro del 23, le organizzazioni sindacali e le rsa chiederanno un esame degli attuali standard a tutela di lavoratori e utenti", si legge in una nota dei sindacati.
Tra le priorità che verranno illustrate nel corso della riunione, "l'implementazione degli interventi formativi e di confronto, la crescita dell'impegno economico finalizzato ad aumentare la sicurezza seguendo il principio che la sicurezza non è un costo ma un investimento, la rimodulazione degli organici, l'analisi della gestione dei cantieri. Affinché le richieste dei lavoratori non siano derubricate a semplice sfogo generato dall'onda emotiva della tragedia, e a sostegno della trattativa, è stato proclamato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti del Primo tronco Aspi Genova".
Intanto il governo 'Conte bis' è pronto all'inversione a U rispetto al 'Conte 1' se è vero che non ci sarà nessuna revoca della concessione ad Autostrade, come promettevano i Cinque Stelle e come avevano giurato e spergiurato i ministri Toninelli e Di Maio. A fare marcia indetro ci pensa Paola De Micheli, neo ministro alle Infrastrutture. "Nel programma di governo c'è scritta una parola precisa e molto diversa: revisione. Dobbiamo rafforzare gli investimenti, la sicurezza e ridurre i costi per gli utenti".
Quanto al ponte Morandi, "sarò presto a Genova per rendermi conto di persona della situazione. Garantiremo tutto il supporto necessario per concludere l'opera e per il sostegno alle persone che hanno avuto danni", ha concluso. In agenda, finora, nessun appuntamento con le famiglie delle vittime di Ponte Morandi.
IL COMMENTO
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