
"Le chiesi se Scarantino aveva il telefono e lei me lo aveva escluso. Ora dice che se lo ricorda, come ha appreso di questa faccenda?", chiede a Di Gangi l'avvocato Rosalba Di Gregorio che nel corso del controesame rappresenta le persone che furono accusate ingiustamente da Scarantino della strage di via D'Amelio. "Dalla stampa", taglia corto Di Gangi.
Poi l'avvocato chiede: "Lei si ricorda di avere intercettato il telefono fisso di Scarantino a San Bartolomeo?". E il teste: "Me lo sono ricordato in questo periodo. Per le notizie di stampa. Facevamo le intercettazioni nei locali della procura di Imperia". E sulle intercettazioni: "Si ricorda se c'erano colloqui con magistrati?". "No, non ricordo", dice Di Gangi.
"C'erano colloqui con la questura?", insiste Di Gregorio. E il poliziotto: "Non ricordo". Per poi aggiungere: "Non ho ricordi sulle intercettazioni". "Si ricorda se c'erano telefonate in cui Scarantino faceva riferimento al fatto che fosse innocente e che aveva fatto false accuse?". "Non mi ricordo. Non ho mai intercettato telefonate in tal senso", dice.
IL COMMENTO
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