
"Ci è stata comunicata la volontà di maggiore trasparenza e di fare controlli sullo stato delle infrastrutture estesi e approfonditi, affidati a enti terzi. Apprezziamo e ci fa molto piacere", spiega Cozzi. "Aspi ha mostrato la volontà di seguire una strada più rispettosa dei controlli che vanno fatti per garantire la sicurezza delle opere. Valuteremo con interesse i nuovi rapporti che ci invieranno. Siamo contenti anche perché ci tolgono da un ruolo di controllo che non spetta a noi", prosegue il capo dei pm.
La procura aveva inviato a dicembre una serie di rilievi al ministero delle Infrastrutture dove segnalava alcune criticità su viadotti. I rapporti dei consulenti dei pm erano nati anche in base all'inchiesta sui falsi report. Da quell'indagine, costola della inchiesta madre sul crollo del ponte Morandi e che a metà settembre ha portato a tre arresti domiciliari e a sei interdizioni, era emerso che i tecnici di Spea avrebbero falsificato i rapporti su pressioni dei vertici di Autostrade per evitare chiusure o limitazioni al traffico.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso