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Anche l’Uisp partecipa alla “Giornata mondiale delle Bambine e delle Ragazze”, istituita dall’ONU, che si tiene ogni anno l’11 ottobre. Un momento importante per stimolare la diffusione di una cultura del rispetto e contrastare la violenza e la discriminazione di genere. Per l’occasione l’Unione Italiana Sport Per tutti ha aderito all’ottava edizione della Campagna “Indifesa”, promossa da Terre des Hommes sui temi della prevenzione contro ogni forma di abuso, violenza e sfruttamento.


Sport sociale e per tutti significa diritti e dignità per ogni persona, a cominciare dalle bambine e dalle ragazze di tutto il mondo - ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, intervenuto alla presentazione del Dossier curato da Terre des Hommes Italia "Indifesa-la condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo", che si è tenuto il 10 ottobre a Roma, presso la Camera dei Deputati. Il primo ambiente da tutelare e da difendere è il proprio corpo, la sua integrità e il suo sviluppo psicofisico. Il gioco e lo sport sono un diritto che trasmette autonomia e consapevolezza”.


Anche Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, è intervenuto alla presentazione del Dossier, sottolineando quanto sia importante praticare i valori della parità di genere e del rispetto delle differenze proprio a partire dallo sport. In Italia purtroppo non si arresta l’aumento del numero dei minorenni vittime di reati: 5.990 nel 2018, il 3% in più dell’anno precedente e addirittura il 43% in più rispetto al 2009. Anche nel 2018 le vittime sono state in prevalenza bambine e ragazze.

Dati che accendono i riflettori sulla drammatica condizione delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo e sottolineano la necessità di garantire loro maggiore protezione anche nel nostro Paese. Il Dossier Indifesa 2019 è scaricabile sul portale web terredeshommes.it mentre sui social è possibile sostenere con la creatività e il colore arancione, da sempre simbolo della Campagna Indifesa, il diritto delle bambine e delle ragazze di essere libere di determinare il proprio futuro.