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"Li utilizzeremo per tutti i lavori che hanno un fine sociale, che servono a migliorare le infrastrutture per la convivenza delle persone- spiega il sindaco Marco Bucci - partiremo con lavori di edilizia scolastica e messa in sicurezza dei rivi". Ammortamento fino a 20 anni. "I tassi applicati dipenderanno dall'ammontare richiesto per i singoli interventi e dal periodo di rientro - spiega Carlo Monticelli, genovese di nascita e vice governatore della banca con sede a Parigi - ma si può arrivare anche a quattro punti percentuali di interesse in meno rispetto a quelli applicati dalle altre banche".
Uno strumento molto utile, dunque, che il sindaco non esita a definire come la potenziale "via più importante per il finanziamento della nostra amministrazione nei prossimi anni". La speranza è quella di quadruplicare o quintuplicare il plafond a disposizione e utilizzarlo anche per altri interventi, come il trasporto pubblico e il ciclo dei rifiuti.
"È uno strumento di accesso molto più flessibile rispetto a un mutuo - conferma l'assessore a Bilancio e Lavori pubblici, Pietro Piciocchi - ci consente di pesare meno sulla parte corrente del bilancio del nostro Comune, considerando che ogni anno spendiamo 120 milioni solo per debiti pregressi.
Anche così facciamo debito ma a condizioni molto più vantaggiose e senza bisogno di accantonamenti preventivi perchè queste risorse sono attivabili nel momento del bisogno".
Il Comune di Genova non è, però, il primo ente locale a stipulare questo tipo di accordo. Un patto del tutto simile è stato firmato da Ceb e Regione Liguria per 70 milioni che finanziano una parte del piano triennale dei lavori pubblici, sempre sul tema della resilienza e della riqualificazione infrastrutturale.
IL COMMENTO
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