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Dopo il successo sul Brescia
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All’inferno e ritorno. Il Grifone ha visto i draghi ma poi ha gioito con una rimonta che vale un pieno di adrenalina. Thiago Motta alla fine del primo tempo col Brescia ha iniziato a prendere le sue prime decisioni da allenatore del Genoa. Ha rotto gli indugi e ha stravolto una squadra balbettante, confusa e confusionaria che si trovava sotto grazie al gol di Tonali su cui ci sono impietose responsabilità di Radu al terzo errore consecutivo negli ultimi tre match.


Il portiere rossoblu’ da quando all’Inter hanno fatto capire che puntano su Musso dell’Udinese per il futuro pare essere andato in tilt visto che non ha mai nascosto di voler tornare alla casa madre. Pochi sussulti per il Grifone in cui si è salvato Gumus mai visto prima nella gestione Andreazzoli. Ma i nomi della provvidenza sono stati altri. Thiago Motta ha subito tolto Radovanovic e inserito Agudelo. L’extra terrestre colombiano, zero presenze fin qui malgrado ci fossero relazioni positive su di lui, ha preso per mano i compagni. Suo il gol del pareggio con un tiro bellissimo. Nel frattempo dentro pure Kouame’ che ha dato l’altra scossa con una traversa colpita con un gran girata di testa e poi la rete del sorpasso da spot del calcio con una mezza rovesciata che ha meritato la standing ovation. Il closer è stato Pandev pure lui entrato dalla panchina benedetta e ha chiuso la pratica bresciana con una prodezza delle sue. Il Genoa è ripartito così. All’inferno e ritorno, la scossa o “triscossa” da parte del nuovo mister c’e’ stata eccome.




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