Otto persone arrestate e altre sette denunciate, tutte di etnia cinese, è il bilancio di una operazione antiprostituzione denominata "Porta proibita" dei carabinieri della Spezia che hanno scoperto nove case di appuntamento gestite dalla banda, di cui tre alla Spezia, due a Genova, due a Prato, una a Montecatini Terme ed un'ultima a Firenze. Tutti e quindici dovranno rispondere a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e di immigrazione clandestina. Le indagini sono partite nel giugno scorso in seguito alla denuncia sporta alla Spezia da parte di una ragazza ventottenne cinese che sosteneva di aver subito violenza. Da lì si è scoperto il giro di prostituzione che coinvolgeva parecchie ragazze provenienti da varie parti della Cina, tutte irregolari, in Italia da pochissimo tempo, disponibili per ogni tipo di prestazione sessuale, con orari di lavoro massacranti. Le ragazze venivano sostituite ogni due settimane. A guidare l'organizzazione erano due coppie di cinesi, da alcuni anni in Italia e senza un lavoro fisso, un 24enne ed una 26enne marito e moglie domiciliati a Prato e due conviventi cinesi di 43 e 39 anni, domiciliati a Genova, che reclutavano le ragazze. Venivano poi pubblicate inserzioni su quotidiani e su siti internet specializzati con tanto di foto delle ragazze disponibili. L'epilogo dell'operazione è avvenuto il 3 settembre scorso con l'arresto della coppia residente a Prato che era giunta in Liguria per sostituire una ragazza con un'altra giunta da Roma. Gli arresti sono stati eseguiti tra Genova e Vicenza.
Cronaca
SCOPERTE 9 CASE D'APPUNTAMENTO, 8 ARRESTI
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