Pessina Costruzioni ricorda infatti che l’appalto è stato ottenuto attraverso una regolare gara al termine della quale è risultata vincitrice grazie alla miglior combinazione tra la qualità del progetto presentato e le capacità tecniche di realizzazione. Inusuale e immotivata appare pertanto la decisione di risoluzione da parte dell’amministrazione regionale, decisione che appare più politica che tecnica.
La società sottolinea di aver ripreso i lavori per la realizzazione dell’opera dopo soli trenta giorni dalla comunicazione dell’Ente di ripartire sulla base del progetto originario, non essendo stato approvato il progetto in variante. “La complessità dell’appalto da 130 milioni dell’ospedale di Felettino non permette la riattivazione in un lasso di tempo inferiore. Si tratta di tempistiche organizzative e logistiche che chi opera nel settore conosce bene” spiega tramite una nota la ditta costruttrice.
LA REPLICA DELLA REGIONE LIGURIA - "Cinque anni di contratto, il 5% del nuovo ospedale Felettino realizzato, se facciamo un 1% all'anno, l'ospedale ai ritmi con cui è stato costruito dal gruppo Pessina in questi anni sarà pronto nel 2055-2060, vorremmo cercare di inaugurarlo un pò prima". Così il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti stamani a Genova interviene sul ricorso annunciato da Pessina Costruzioni contro la decisione di Ire, società in house della Regione Liguria, di rescindere il contratto firmato nel 2015 per la costruzione del nuovo ospedale della Spezia.
IL TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO - Intanto, le voci contrarie alla decisione della Regione si fanno sentire sul territorio. “Riteniamo la revoca dell’appalto a Pessina gravissima e irresponsabile -. Commenta la sezione spezzina del Tribunale per i diritti del Malato -. Conosciamo ed abbiamo analizzato con attenzione tutti gli atti pubblici predisposti al fine di revocare l'appalto e non risulta in alcun modo fondata la tesi che la variante strutturale per le fondamenta sia stata bocciata da un organismo tecnico verificatore. Gli effetti di tale decisione, sotto il profilo legale, saranno esaminati dalla Magistratura penale e contabile che è stata interessata con un recente esposto. Sotto il profilo politico e delle conseguenze sull’assistenza sanitaria, la revoca dell’appalto produrrà l’evidente risultato di dover rifare tutta la procedura con evidente perdita di tempo e di denaro".
"Tutto ciò mentre l’ospedale Sant’Andrea è al collasso strutturale e l’ospedale di Sarzana, continuamente depotenziato nel tempo, non potrà certo, nell’attuale situazione, sopperire ai bisogni di assistenza ospedaliera. Pensare di spostare a Sarzana servizi di emergenza specializzata e di chirurgia è attualmente impensabile. La Regione può e deve revocare la decisione di rescissione dell’appalto del Felettino. In ogni caso, serve un piano alternativo per assicurare un’assistenza sanitaria degna” conclude il Tribunale per i Diritti del Malato.
IL COMMENTO
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