cronaca

Al Marsano spenti anche i termosifoni. chiesto l'intervento della Città Metropolitana
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"Siamo trattati come pacchi postali, ci spostano da una classe all'altra, da una parte c'è l'intonaco che cade, dall'altra infiltrazioni d'acqua e poi i riscaldamenti non funzionano e siamo costretti a restare con i giubbotti addosso". Hanno deciso di scioperare e non entrare in classe gli studenti dell'istituto  agrario superiore Marsano di Genova. Siamo nelle alture di Sant'Ilario. Una vicenda lunga che sembra però accomuna diversi istituti scolastici della città.

Il grido d'allarme arriva dagli studenti che chiedono fondamentalmente una cosa: di poter fare le lezioni in un luogo caldo e asciutto. Così però al Marsano non sembra essere e le foto inviate dai ragazzi che frequentano l'istituto confermano una situazione della struttura precaria. Il freddo e la pioggia di questi giorni si fa sentire. "Abbiamo chiesto più volte che venisse trovata una soluzione - spiega uno dei ragazzi che ha deciso per protesta di non entrare in classe. Ci dicono che la competenza qui è della Città Metropolitana ma forse non ha i soldi per intervenire". Un altro dei ragazzi attacca: "Di certo non possiamo accettare che questa situazione vada avanti. Purtroppo non è una novità, anche gli anni scorsi si registravano le stesse cose". Il Marsano non è l'unico istituto in città che vive situazioni di difficoltà. I ragazzi del Mazzini per giorni hanno denunciato anche loro di non avere il riscaldamento in classe ed essere costretti a usare anche in questo caso giacche sciarpe durante le lezioni.

Dal Marsano i giovani studenti lanciano una proposta: "Vogliamo organizzare una protesta collettiva con tutti gli studenti delle scuole che si trovano nelle condizioni simili alla nostra per andare davanti alla sede della Città Metropolitana di Genova per protestare e chiedere degli interventi urgenti". Con le nostre telecamere siamo entrati dentro l'istituto e abbiamo visto dal vivo la situazione. Annamaria Coniglio, professoressa e dirigente scolastico dell'istituto spiega: "Ci siamo mossi, proprio ieri tecnici della città Metropolitana sono venuti a fare un sopralluogo e hanno preso visione della situazione, siamo in attesa di ricevere una risposta. Certamente c'è disagio fisico non solo per gli studenti ma anche per insegnanti e personale addetto". E dai professori arriva piena vicinanza verso i ragazzi e portano avanti la stessa 'battaglia'. "Appoggiamo i ragazzi in questa richiesta di un intervento che avvenga il prima possibile - spiega ancora Coniglio -. In un ambiente così prepararsi, studiare non è possibile, non è un am,biente consono".