Emergenza viabilità in Liguria, il consiglio regionale chiede lo stop pedaggi autostradali

In Liguria non si paghi più il pedaggio autostradale fino a quando "questa sofferente situazione logistica ed infrastrutturale non sia rientrata". Lo chiede all'unanimità il consiglio regionale, in un ordine del giorno proposto dal leghista Vittorio Mazza e sottoscritto da tutti i capigruppo, che verrà votato nel corso della seduta straordinaria dedicata alla sanità. La richiesta è già stata avanzata al governo dal presidente della giunta, Giovanni Toti, e accolta favorevolmente dal ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che però ha precisato come la decisione dipenda esclusivamente dai concessionari.

GLI EXTRACOSTI PER LE AZIENDE - "Il crollo parziale del viadotto Madonna del Monte in A6 e la chiusura dei viadotti Fado e Pecetti in A26, nonostante i bypass che hanno consentito la riapertura in un solo senso di marcia, hanno di fatto raddoppiato i tempi e i chilometri di percorrenza sull'asse autostradale Liguria-Piemonte". Lo segnala in una nota Domenico De Rosa, amministratore delegato del Gruppo Smet e presidente della Commissione Autostrade del Mare di Alis, dichiarando che "il danno subito dal settore dell'autotrasporto è stimabile in un incremento dei costi pari a 5 milioni di euro al mese. La situazione è particolarmente delicata sull'asse Savona-Torino, definito automotive proprio per il gran numero di mezzi che la percorre abitualmente, tra i porti di Genova e Savona e la città di Torino".

DOMANDE DI FORZA ITALIA AL MIT - I deputati di Forza Italia Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco attendono "risposte importanti sui viadotti della Liguria, in particolare quello di Sori". In una nota i parlamentari azzurri sottolineano: "Forza Italia ha presentato una interrogazione urgente al ministro Paola De Micheli. Abbiamo chiesto quali iniziative e con quali tempi il Mit intende intervenire per evitare ulteriori pericoli all'incolumità di tutti quei cittadini che quotidianamente sono costretti a percorrere i viadotti, cosi come ai cittadini che abitano a ridosso e - in alcuni casi - anche sotto i viadotti incriminati. Chiediamo al ministro De Micheli di spiegare il motivo per cui non è ancora pervenuta risposta alle missive di regione Liguria nonostante i ripetuti solleciti. Chiediamo inoltre che ci spieghi come sia stato esercitato finora il potere di controllo in capo agli uffici del Ministero. Domande da cui il ministro De Micheli non può (e non deve) svicolare".

MONITO DI CAMBIAMO! AL GOVERNO - "In vista dell'incontro tra il Governatore Toti e l'esecutivo, ci auguriamo che dal governo arrivino risposte concrete ed efficaci alle richieste della Liguria". Lo affermano i deputati di Cambiamo! Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Giorgio Silli e Alessandro Sorte. "L'apertura a singhiozzo della A6 e le tante criticità sul territorio richiedono interventi immediati affinché i liguri non restino isolati. Per questo auspichiamo che ogni iniziativa venga presa affinché i terrori e i cittadini possano superare l'emergenza con i minori danni possibili", concludono.

AUMENTO INDENNITA' AI SINDACI - "Tra le tante brutte notizie contenute nei provvedimenti economici del governo, finalmente una positiva. Il Parlamento ha accolto, almeno parzialmente, la proposta dei parlamentari di Cambiamo! e ha deciso di aumentare l'indennità per i sindaci dei comuni sotto i 3mila abitanti", ha detto a margine Giovanni Toti. "Noi sappiamo bene quale sforzo e quale responsabilità ci sia nel lavoro dei sindaci, lo abbiamo visto anche in queste ultime ondate di maltempo: sempre al fianco dei cittadini, sono i primi a intervenire sui loro territori, giorno e notte, gestendo emergenze di ogni tipo, spesso senza avere risorse e riconoscimenti sufficienti". Per questo, conclude "non ci fermeremo finché a tutti i primi cittadini non verranno dati poteri e indennità commisurate all'impegno e alla responsabilità che hanno verso i loro territori: lavorano senza risparmiarsi per tutti noi, ora tocca a noi fare qualcosa per loro".