cronaca

Cristina Lodi: "Con un progetto concreto siamo disposti a chiedere più soldi al governo"
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“Il tram a Genova è un progetto bello in astratto ma irrealizzabile in concreto”, così ‘sentenziava’ a Primocanale l’amministratore unico di Amt Marco Beltrami. Per realizzare l’opera servirebbero 1,4 miliardi di euro che corrispondono al costo per coprire gli assi protetti. Per questo motivo il Comune ha chiesto invece 550 milioni per coprire la rete con 145 filobus, archiviando per il momento il progetto del tram che prevede il triplo della spesa.

Tra i banchi dell’opposizione, nell’aula rossa di palazzo Tursi, arriva il monito: i cittadini della Valbisagno necessitano di nuovi collegamenti viabilistici. “Le dichiarazioni di Beltrami (amministratore unico Amt ndr) sono preoccupanti, la Valbisagno è l’unica valle dove non c’è un servizio ferroviario”, spiega ai nostri microfoni Mauro Avvenente, capogruppo in consiglio comunale di Italia Viva. “Il sindaco prenda posizione nei confronti di Amt, visto che aveva appoggiato il progetto in campagna elettorale, per trovare una soluzione alla viabilità. Ogni soluzione è la benvenuta ma bisogna trovarla perché gli abitanti della Valbisagno sono cittadini di serie A come tutti gli altri”, prosegue Avvenente.

Anche per Cristina Lodi, capogruppo in comune del Partito democratico, quello che conta è trovare una soluzione: “Non esiste un progetto di viabilità sostenibile che dica sì alla tramvia, noi siamo disposti a chiedere più fondi al governo a patto che venga presentato qualcosa di concreto, ma per ora nulla di questo si è verificato”. Dal Movimento Cinque Stelle arriva il personale disco verde sul progetto della tramvia. “Un’asse di forza con il sistema di tramvia è l’unica garanzia per assicurare il trasporto pubblico”, non cela dubbi Stefano Giordano, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle.

“Bucci e la sua giunta invece – prosegue Giordano – si nascondono dietro all’idea del filobus occultando la possibilità che ci sia un’asse protetto, avremo così gli autobus in coda dietro alle macchine e una conseguente riduzione dei parcheggi. Tutto questo incentiva l’uso del mezzo privato”. Fonti interne alla maggioranza fanno sapere che la giunta, con gli organi competenti, sta lavorando per rintracciare i finanziamenti necessari. Insomma, come si suol dire, work in progress.