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Tra gli esempi virtuosi, La Spezia, unico capoluogo di provincia nell'elenco dei "ricicloni", avendo raggiunto il 67,4%. Il Comune piu' virtuoso e' quello di Rialto, in provincia di Savona, che ha raggiunto il 90,4% di raccolta differenziata. A livello provinciale, ha la meglio La Spezia con il 69,5%, seguita da Savona 60%, Imperia 46,2% e Genova 41,6%. Performance peggiore registrata nell'imperiese ad Apricale, con solo il 17,4%. Il savonese guida anche la classifica dei comuni "rifiuti free", ovvero quelli che hanno una quantita' di rifiuti secchi residui pro capite sotto i 75 chili per abitanti: in Liguria, nel complesso sono 26, al top c'e' Onzo, con 37,4 chili per abitante.
"Il quadro vede la Regione Liguria al 50% di media di raccolta differenziata, un risultato straordinario a tre anni dall'attivazione della nostra legge, quando eravamo partiti intorno al 36%- commenta l'assessore regionale all'Ambiente, Giacomo Giampedrone- al netto del Comune di Genova, la regione arriverebbe al 59%. Abbiamo fatto uno sforzo che deve trovare, in Genova, il caposaldo della continuita' di un percorso che non e' soltanto crescita della raccolta differenziata ma anche autonomia impiantistica". Un concetto sintetizzato dal presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani: "Solo La Spezia fa una ottima raccolta differenziata, mentre Genova e' un disastro". Per migliorare il quadro, aggiunge il presidente regionale Santo Grammatico, e' necessario avvicinare i cittadini alla raccolta differenziata. Servono sistemi di raccolta piu' vicini, serve il porta a porta e poi bisogna costruire gli impianti per il trattamento della raccolta differenziata. In Liguria, abbiamo una carenza di impianti"
IL COMMENTO
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