cronaca

E' quanto conferma l'ultima bozza del documento
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L'ultima bozza del decreto Milleproroghe prevede alcune modifiche rispetto a quanto emerso alcuni giorni fa, ma non sul capitolo concessioni. "In caso di revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade", in attesa del nuovo affidamento, può assumerne la gestione l'Anas. E' quanto conferma l'ultima bozza del documento. Se lo stop alla concessione deriva da suo inadempimento, al concessionario spetta 'solo' il "valore delle opere realizzate, al netto degli ammortamenti" e questo anche nel caso in cui vi siano norme precedenti che stabilivano altro, perche' sono "da intendersi come nulle".

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Sul procedimento per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia è intervenuto anche Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio, nella consueta conferenza stampa di fine anno, aveva assicurato che "non facciamo sconti a nessun privato, tuteliamo l'interesse pubblico". Per le concessioni autostradali ad Autostrade "c'è un procedimento in corso, confidavo di poter completare l'istruttoria entro il mese, slitteremo di un po' ma siamo in dirittura finale. Nel milleproroghe avete visto che c'è una norma che riguarda tutti i concessionari e abbiamo eliminato privilegi inaccettabili, perchè c'era una sperequazione nelle convenzioni e alcune erano sproporizionate nei vantaggi ai privati rispetto agli svantaggi al pubblico".

Il premier è tornato anche sul rapporto della Corte dei Conti (CLICCA QUI) che ha evidenziato alcune anomalie nella convenzione stipulata con Autostrade. Un report definito da Conte "scioccante e inaccettabile. Con la massima serenità concluderemo il procedimento, non siamo indecisi o incerti, è un procedimento complesso, dobbiamo avere la sicurezza di tutelare l'interesse pubblico e le casse dello Stato, lo porteremo a termine con rigore perchè 43 morti rivendicano giustizia". Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il testo del Milleproroghe dovrebbe iniziare il suo iter di conversione in legge dalla Camera dei Deputati, la sua trasmissione dovrebbe avvenire già il 3 gennaio.