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Recepiscono i suggerimenti di Comune e Camera di Commercio
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Non solo la richiesta di ulteriori 10 milioni per rivitalizzare la zona franca urbana, una volta che sarà inaugurato il nuovo viadotto sul Polcevera (LEGGI QUI). La Regione Liguria ha scritto al governo per chiedere altri sei emendamenti al decreto Milleproroghe, in vista della sua conversione in legge. Modifiche che riguardano sempre l'emergenza successiva al crollo del Ponte Morandi e che recepiscono i suggerimenti di Comune e Camera di Commercio.

La mini-manovra genovese varrebbe 42 milioni. In particolare gli emendamenti riguardano: l'assunzione a tempo indeterminato da parte delle municipalizzate del Comune di Genova dei lavoratori, anche autonomi, che hanno perso il lavoro a causa del crollo; l'estensione a favore delle imprese, già ammesse ai contributi, di ulteriori periodi utili per fruire dei benefici per il decremento di fatturato; il contributo per maggiori costi sostenuti dalle imprese a causa del crollo di ponte Morandi; l'estensione dei beneficiari degli indennizzi una tantum da 15.000 euro anche ai titolari di societa' a responsabilita' limitata; la proroga da 19 a 24 mesi della cassa integrazione per i lavoratori del settore privato; il finanziamento dei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale per tutto il 2020, per un totale di 23 milioni.

"Regione Liguria si è mossa in modo unanime con i rappresentanti di categoria, le nostre richieste devono essere accolte perche' nascono dalle esigenze espresse dal territorio che, con grande forza, ha reagito ai gravissimi danni provati dalla tragedia di ponte Morandi", spiega il governatore e commissario per l'emergenza, Giovanni Toti. Finora "la Regione Liguria ha risposto al meglio alle innumerevoli esigenze scaturite da chi aveva perso la casa, il lavoro, l'attività mettendo in atto strumenti diversificati. Una parte limitata degli emendamenti che avevamo presentato sono stati accolti, ma non è sufficiente. Ci aspettiamo che il governo dia una risposta al nostro territorio e che accolga nel decreto Milleproroghe le nostre istanze", ha concluso il governatore.