cronaca

Ascoltato come persona informata dei fatti
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E' stato sentito per circa quattro ore, come persona informata dei fatti, Alberto Ribolla, deputato della Lega, nell'ambito dell'inchiesta sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni di rimborsi elettorali ottenuti dalla Lega Nord falsificando rendiconti e bilanci durante la gestione di Umberto Bossi e dell'ex tesoriere Francesco Belsito.


Ribolla, commercialista bergamasco, è stato presidente del collegio dei revisori dell'Associazione Maroni presidente dal 2014 fino a quando è stata sciolta. Gli investigatori sospetto che attraverso l'Associazione possa essere avvenuto parte del riciclaggio. A dicembre, era stato indagato l'assessore regionale lombardo Stefano Bruno Galli. Per i magistrati genovesi, che coordinano l'inchiesta della guardia di finanza, la Lega Nord avrebbe dato 450 mila euro all'associazione 'Maroni presidente' nel 2013 con la causale "contributo ad associazione".

Quella somma sarebbe rientrata al Carroccio sotto forma di erogazione liberale da parte della stessa associazione. In mezzo, in diversi periodi, sarebbero stati versati soldi alle società Nembo e Boniardi Grafiche, di cui è socio il deputato Fabio Massimo Boniardi, per l'acquisto di materiale per campagne elettorali. Il sospetto degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Paola Calleri, è che le fatture per quei materiali siano state gonfiate. "Il mio era un ruolo tecnico - ha detto Ribolla uscendo dal tribunale - ho portato la documentazione che avevo visionato ai tempi. Tra queste ci sono le fatture emesse dalle società. Per noi le cifre corrispondevano". A dicembre era stato sentito l'ex tesoriere Luca Lepore che aveva detto che all'interno dell'associazione a prendere le decisioni erano i senatori Roberto Calderoli e Stefano Candiani e il presidente e assessore regionale Stefano Galli, responsabili del comitato direttivo.
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