Sotto col Sassuolo, allora. “Quella contro i neroverdi sarà una partita fondamentale ma tutte per noi lo sono. il Sassuolo, indipendentemente dall'avversario, ha mantenuto sempre il sessanta-settanta per cento di possesso palla. Dobbiamo stare accorti. A questa partita arriviamo arrabbiati perché a Roma, per la prima volta nella mia gestione, non siamo stati squadra”.
Roma brucia ancora: “Non credo che i ragazzi si siano fatti prendere dall'euforia del 5-1 al Brescia. Giocavamo contro una squadra che volava sulle ali dell'entusiasmo. La cosa che mi ha lasciato un po' esterrefatto è che siamo stati un po' troppo aperti, mentre io avevo chiesto il contrario”.
Acqua passata. Sul gruppo tornano a gravare le voci di una cessione societaria. “Le voci – sottolinea Ranieri - non devono influire assolutissimamente. Noi dobbiamo pensare soltanto al campo, alla gestione della società pensano altre persone. Noi dobbiamo cercare di fare il massimo sul campo perché siamo in una situazione delicata. Tutto quello che accade fuori dal campo non ci deve interessare. Dobbiamo stare chiusi dentro una bolla di sapone, anzi di piombo”.
Nessuna illusione, comunque, sul mercato: “Credo che bisogna sempre sapere dove si sta e quello che si può fare. Noi dobbiamo cercare di migliorare la rosa, il presidente sta cercando di aiutarmi e vedremo cosa potremo fare. Non possiamo pensare di acquistare giocatori a cui non possiamo arrivare”.
E’ arrivato Tonelli: “Penso che possa giocare dall’inizio”. Quanto al resto del gruppo, “Jankto ha recuperato dall’influenza e Ramirez sta facendo il suo lavoro”.
IL COMMENTO
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