
“La visione alta - continua Benveduti - è quella di fare della nostra regione, che ha mostrato negli ultimi anni una forte capacità di resilienza a eventi importanti, un luogo di promozione a iniziative concrete di imprenditorialità, rafforzando e favorendo le sinergie tra pubblico e privato”. Dopo il successo della precedente edizione, che ha accolto oltre mille visitatori per più di 40 sessioni tra speech, convegni, workshop e demo, l’edizione C1A0 Expo2020 si conferma faro di uno sviluppo economico volto alla creazione di competenze di alto profilo, legate alle nuove tecnologie, alla capacità di attrarre e coinvolgere forze giovani e sviluppare specifici percorsi formativi.
La focalizzazione di C1A0 Expo2020 su Artificial Intelligence & Climate Change avrà particolare attenzione ad aree di business come l’agritech, i trasporti e la logistica, l’insurtech, la fintech e la predittività per la protezione del territorio e delle infrastrutture. Tra gli enti che collaboreranno all’iniziativa, promossa da Regione Liguria, figurano Liguria Digitale e Liguria International, con il supporto di un comitato per i contenuti coordinato da Marco Bressani. “L’intelligenza artificiale pervaderà quasi tutti i campi a noi noti. Le opportunità sono molteplici: Genova in particolare, ma la Liguria in generale, ha un numero elevato di aziende piccole o grandi che si occupano di alta tecnologia applicata al mondo dell’intelligenza artificiale” assicura Paolo Piccini, amministratore unico di Liguria Digitale. “Oggi l'intelligenza artificiale è una competenza trasversale che riguarda qualunque tipo di settore – chiarisce Marco Bressani, membro del comitato per i contenuti - Qualunque professione deve porsi il problema di come l'intelligenza artificiale possa cambiare il proprio mercato, e quindi farsi carico di immaginare come possa cambiare il proprio sistema organizzativo e le proprie competenze per iniziare a competere. Viceversa, la velocità con cui questa trasformazione industriale si sta sviluppando, rischia di portare fuori dal mercato più soggetti senza quasi se ne rendano conto”.
IL COMMENTO
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