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Enrico, genovese doc, riservato e dolcissimo, sotto la Lanterna trovò in Vincenzo Rispoli non solo un procuratore ma anche e soprattutto un amico, capace di consigliarlo sempre per il meglio. Così come la moglie Francesca, pure lei genovese, posata e solida come uno scoglio di Boccadasse. La famiglia prima di tutto. E poi la carriera. Basta una dato: Enrico Chiesa nel ’99 vinse la classifica dei cannonieri in Coppa Uefa con la maglia del Parma. Fabio Capello lo definì un incrocio tra Gigi Riva e Paolo Rossi. Doti che ha trasmesso al figlio Federico, che nel 1997 ebbe il tempo di nascere a Genova prima della folgorante ascesa nel settore giovanile della Fiorentina sino alla prima squadra.
Enrico più bomber, Federico più uomo assist. In comune, oltre ad una somiglianza pazzesca nei tratti fisici e nel modo di giocare, hanno il numero di presenze in Nazionale: 17 per entrambi. Solo che Federico ha ancora una strada spianata davanti a sé. E la storia, anzi, la dinastia potrebbe persino continuare con Lorenzo, il fratello minore, promettentissimo talento delle giovanili viola. “Alla Fiorentina toglierei Chiesa”, ha dichiarato Claudio Ranieri in vista della sfida di domenica, quando non ci sarà spazio per i sentimentalismi, le nostalgie e sul terreno di gioco sarà una battaglia. Ma, comunque vada, il nome di Chiesa, anzi, dei Chiesa, resterà per sempre legato a Genova e alla Sampdoria.
IL COMMENTO
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