Politica

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Alle 4 del pomeriggio al terzo piano del vecchio edificio della Regione, in via Fieschi, a Genova, va in scena l’incontro dei primi “non credenti”. Quelli che non credono al Partito Democratico. ci sono facce note: qualche consigliere comunale della Margherita, l’assessore di Tursi Paolo Striano. Sono lì per parlare con Rosario Monteleone, nel suo ufficio, e capire cosa fare ora che è emerso a chiare lettere che lui, nel Pd, non entrerà mai: "E' un partito che nasce solo per aggregare forze di potere, ma è vuoto -dice Monteleone- In realtà non si è ancora parlato di programmi, dei problemi della gente. E' un'operazione di facciata. Rischia di diventare il partito delle attrici, dei cantanti, delle soubrette". Insomma, solo un evento mediatico. E a pensarla così, giura Monteleone, non è il solo. Almeno 6 consiglieri comunali di Genova, 4 provinciali, e un paio di quelli regionali sono pronti a seguirlo. Questo determinerà un bel terremoto tra gli equilibri politici locali. Basti pensare che a Tursi, con 6 consiglieri in meno, la maggioranza vacilla. Ma cosa faranno Monteleone e i suoi? Un nuovo partito? "Assolutamente no -dice Monteleone a Primogiornale- ma ci guardiamo attorno. Per ora vogliamo solo lanciare un segnale alla gente e al centrosinistra. Nostra intenzione è occuparci dei problemi della gente". Ma i bene informati sostengono che Monteleone e i suoi potrebbero avvicinarsi a Luca Cordero di Montezemolo e all'eventuale movimento che sta per fondare. (Davide Lentini)