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Evento al teatro Chiabrera di Savona per l'ex capo dello Stato
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"Questo è un giorno importante per Savona, per la Liguria e per l'Italia. Si ricorda Sandro Pertini, un uomo che indubbiamente è un pezzo di storia condivisa, un uomo che ha rappresentato una delle grandi culture a cui dobbiamo la Repubblica in cui oggi viviamo. Ricordare la nostra storia ci aiuta a costruire il nostro futuro". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al teatro Chiabrera di Savona durante l'evento "Il giovane Pertini, Pertini e i giovani", che inaugura le iniziative per il 30esimo anniversario della scomparsa dell'ex presidente della Repubblica.

"Uno dei primi atti nella mia giunta
è stato ristrutturare la casa natale di Pertini, nella vicina Stella, in occasione dei 120 anni della nascita, proprio per evidenziare come ci siano patrimoni culturali e politici che sono di tutti, che abbiamo celebrato proprio qui a Savona con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ricordare i 30 anni dalla morte di Pertini è un momento importante per ricordarci da dove veniamo, e per trovare le ragioni per andare avanti insieme", ha sottolineato Toti.

"È sempre difficile- parlare di un uomo
che è diventato un ideale, si tende a disumanizzarlo e identificarlo con le idee, si rischia di non coglierne il valore umano. La grandezza di Sandro Pertini, però, non ha bisogno di tante parole per essere sottolineata: il suo più grande merito è stato proprio quello di umanizzare il grande ideale che incarnava in gesti semplici, sempre coniugati a pensiero profondo, un aspetto che ha segnato e ha avuto un significato particolare nella sua vita e nella sua presidenza della Repubblica", ha prosegiuto Toti nel suo discorso.

"Ricordo Pertini presidente,
una memoria che suscita nostalgia rispetto alla politica di oggi. Ricordo quando ha conferito l'incarico al primo presidente del Consiglio laico del nostro Paese, Giovanni Spadolini, ma anche il momento in cui, di fronte a Juan Carlos di Spagna, esulta per il terzo gol dell'Italia in finale al Mondiale di Spagna, esclamando 'ormai non ci prendono più'. Oppure, ancora, mentre gioca a scopone, in aereo, con il ct Enzo Bearzot dopo la vittoria di quel Mondiale. Si tratta di momenti in cui una personalità che incarna una cultura politica importante ha avvicinato la politica ai cittadini", ha ricordato il governatore ligure.

"C'è una frase di Filippo Turati che mi è sempre rimasta impressa ed è strettamente legata a Pertini e al suo lascito e cioè: 'Ogni scorciatoia allunga il cammino giacché la via lunga è anche la più breve perché è la sola'. Significa che non esistono scorciatoie, in un momento in cui gli slogan spesso prevalgono sul ragionamento: l'unico futuro possibile deve essere costruito passo dopo passo, senza essere velleitari, ma con un'idea precisa come punto di riferimento", ha concluso Toti.