cronaca

I dati di Confartigianato
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In Liguria l'emergenza coronavirus sta danneggiando 11 mila micro e piccole imprese artigiane, circa il 33% dell'artigianato regionale. E' quanto emerge dalle ultime stime elaborate dall'ufficio studi di Confartigianato sulla base dei dati Istat. In Liguria il settore più colpito è quello del benessere, 3.806 microimprese in cui sono impiegati oltre 7.600 addetti. Seguono i trasporti, 2.360 microimprese e più di 4.300 addetti, e l'alimentare, 1.330 realtà e circa 6.600 addetti. Tra i più esposti anche il settore della ristorazione, che conta 1.238 microimprese e quasi 4 mila addetti.


"La salute delle persone è sempre al primo posto - sottolinea Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - ma non possiamo non tenere conto dell'emergenza economica causata dagli effetti negativi della diffusione del coronavirus. A partire dal clima di timore e incertezza che sta condizionando le abitudini degli italiani e sta rallentando gli scambi commerciali e i rapporti di business, anche con l'estero, delle nostre imprese. I numeri parlano chiaro - spiega Grasso - in Liguria un'impresa su tre è esposta agli effetti dell'emergenza sanitaria".

"Il rischio concreto - ha concluso il presidente di Confartigianato Liguria - è la chiusura di moltissime realtà, uno scenario che né la nostra regione, né il resto del Paese possono permettersi: sono necessarie misure che sostengano le realtà produttive di tutti i settori, nel breve e nel lungo periodo, ma anche provvedimenti utili ad allentare questo clima di paura".