cronaca

Diversi casi segnalati
3 minuti e 23 secondi di lettura
La polizia municipale di Genova ha denunciato un ottantenne in isolamento fiduciario trovato per strada invece che a casa. E' successo oggi a Voltri. L'uomo doveva stare a casa senza contatti, dopo avere comunicato di essere stato in zone a rischio.


Gli agenti della polizia locale, impegnata in queste ore a fare rispettare quanto previsto dal decreto per l'emergenza Coronavirus, lo hanno fermato per un controllo e hanno scoperto che non doveva stare per strada ma a casa. E sono numerosi i controlli a Genova e in tutta la Liguria. 

La polizia municipale ha denunciato una coppia proveniente da Cremona e fermata a Genova Quarto. Marito e moglie non hanno dato alcuna motivazione, tra quelle che autorizzano la circolazione da un Comune all'altro. Denunciati anche i titolari di due bar, uno a Sampierdarena e uno in via Prè, perché trovati aperti dopo le 18, in violazione di quanto previsto dal decreto ministeriale per l'emergenza Coronavirus. Inoltre, pattuglie della polizia locale avvisano con gli altoparlanti che è vietato creare assembramenti in caso di segnalazioni da parte dei cittadini che vedono capannelli.

CONTROLLI - Controlli della polizia in corso Italia a Genova, la grande strada panoramica sul mare presa d'assalto domenica scorsa da genovesi e turisti, per verificare il rispetto delle decreto della Presidenza del consiglio dei ministri per l'emergenza Coronavirus.

Domenica scorsa, nonostante le prime ordinanze, la strada e la spiaggia di Boccadasse erano affollate per la classica passeggiata da centinaia di persone che violavano tutte la regola delle distanza di sicurezza di almeno un metro. Gli agenti delle volanti hanno fermato a campione gli automobilisti chiedendo a quelli non residenti di esibire l'autocertificazione o la documentazione per dimostrare le esigenze di spostamento.

LE SANZIONI - Attestare falsamente di doversi spostare per motivi di salute, per esigenze lavorative o per altri stati di necessità integra il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale: la pena va da uno a sei anni di reclusione. È previsto l’arresto facoltativo in flagranza e la procedibilità è d’ufficio. E ancora, è previsto l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro chi viola i provvedimenti che vietano di spostarsi senza motivo.

Chi ha febbre, tosse e altri sintomi associati al Covid-19 e non si mette in quarantena rischia, oltre all’imputazione per violazione dei provvedimenti dell’autorità, un processo per lesioni o tentate lesioni volontarie. Se dovesse infettare persone anziane o comunque soggetti a rischio causandone la morte, l’imputazione potrebbe trasformarsi in omicidio doloso pena la reclusione non inferiore a 21 anni. Infatti in questo modo si accetta il rischio di contagiare altre persone, causandone lesioni o, nei casi più gravi, la morte. La condotta è punita a titolo di dolo eventuale.

La stessa pena si applica a chi ha avuto contatti con persone positive al coronavirus e continua ad avere rapporti sociali o a lavorare con altre persone senza prendere precauzioni o avvisarle. Non avvertire amici e conoscenti con i quali si hanno avuto contatti negli ultimi giorni, causando il rischio concreto che contagino altre persone, potrebbe costare la stessa imputazione a titolo di dolo eventuale o quantomeno di colpa cosciente. Il reato di lesioni superiori a quaranta giorni di malattia è procedibile d’ufficio ed è punito con la reclusione da tre a sette anni.

Chi sa di aver contratto il coronavirus e non lo dice a nessuno, uscendo di casa fa sì che la sua condotta risulti connotata dal dolo diretto. Le imputazioni, oltre a quella di violazione dell'ordine dell’autorità, sono molto più gravi. Vanno dal tentativo di lesioni e/o di omicidio volontario se si viene a contatto con soggetti fragili o a rischio fino all'omicidio volontario se ne deriva la morte. La legge è chiara, ma anche la giurisprudenza. A queste ipotesi si applicano gli stessi principi dei casi delle persone sieropositive che sanno di esserlo e non avvisano il partner né adottano precauzioni per evitare il contagio.