
L'opera consiste in una galleria scolmatrice lunga 6,6 chilometri, con 9,8 metri di diametro e una portata di 450 metri cubi di acqua al secondo. Partirà dagli impianti sportivi della Sciorba, in Val Bisagno, e sfocerà a fianco dello scolmatore del Fereggiano, in corso Italia. Il cantiere sarà completamente sotterraneo. Assieme ai lavori della nuova copertura dello stesso Bisagno, lo scolmatore assicurerà il deflusso complessivo di 1.300 metri cubi d'acqua al secondo che, secondo i modelli statistici, sono in grado di rispondere alla piena duecentennale del torrente. La progettazione esecutiva dell'opera era stata affidata, nell'agosto 2017, al raggruppamento temporaneo di impresa capitanato da Rocksoil, dell'ex ministro Pietro Lunardi, per poco meno di 3,8 milioni, compresa l'opzione per la direzione lavori Coronavirus: Liguria, cittadini segnalano violazioni decreto
"Si tratta della più grande opera infrastrutturale di contenimento del rischio idrogeologico in Italia e una delle più grandi al mondo- spiega l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Giacomo Giampedrone- è da qualche mese che stiamo lavorando con il commissario contro il dissesto idrogeologico Giovanni Toti e la nostra struttura tecnica per portare avanti le complesse attività finalizzate all'avvio dei cantieri che sono pronti a partire, come da cronoprogramma, entro il mese di aprile. Essere arrivati fin qui è un grande traguardo a cui abbiamo lavorato duramente per tutto il nostro mandato e uno snodo fondamentale per la messa in sicurezza della città di Genova".
IL COMMENTO
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso
Che brutta quella piazza cerniera che doveva salvare il centro storico