"Tra i tanti messaggi e le telefonate di queste ore sono molti coloro che ci suggeriscono di non aprire il lavoro a domicilio di parrucchieri ed estetisti. Seguiremo i consigli e non lo faremo". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti via facebook è intervenuto sull'ordinanza in corso di definizione per la riapertura di alcune attività a partire da lunedì 27 aprile dopo lo stop imposto dal coronavirus.
"Avevamo pensato che potesse essere un argine al lavoro nero e un po' di respiro per delle attività che saranno le ultime a ripartire e quindi per molte settimane ancora rischiano di non poter lavorare. Ma ovviamente seguiremo come sempre i suggerimenti che ci arrivano e non potendo aprirle nei loro negozi, sarà il Governo a decidere", commenta Toti la proposta della Regione Liguria.
"Aspettando di conoscere le determinazioni del governo, stiamo lavorando a un'ordinanza che entrerà in vigore nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 aprile, che prevede una serie di nuove aperture", aveva annunciato Toti dopo aver riunito in videoconferenza la task force locale per la fase 2. "Uno dei parametri delle riaperture che andiamo a eseguire dalle prossime ore è la disponibilità di posti nelle terapie intensive e sub-intensive negli ospedali della nostra regione, che ha ormai raggiunto una soglia marcata", aveva spiegato il governatore.
Sicuramente in tutta la regione sarà consentita "la vendita di cibo da asporto da parte di tutti gli esercizi commerciali, anche in modalità take away e non solo con consegna a domicilio. Consentiremo alla filiera florovivaistica di riaprire anche nei negozi, riapriremo gli esercizi commerciali di calzature per bambini". Tra le misure più attese, il via libera alle "attività motorie all'aria aperta, anche in modo congiunto da residenti nella stessa abitazione consentiremo l'uso delle bici in alcune fasce orarie, in zona più ampia delle immediate vicinanze dell'abitazione. Consentiremo passeggiate, anche a cavallo, e pesca lungo i fiumi e le foci".
In un primo momento la Regione ha ragionato sulla possibilità di un'apertura ai servizi alla persona a domicilio, "per intenderci parrucchieri ed estetiste. E' nostra intenzione evitare che un mercato nero prenda il sopravvento". Ma questo capitolo è stato rinviato a un giudizio nazionale.
EPIDEMIA IN DISCESA PER RIAPRIRE - "Si consolida la discesa dell'epidemia, scende la curva di contagi e ospedalizzati, le terapie intensive sono scese sotto 90 pazienti. C'è purtroppo il bilancio grave dei morti, ancora molto pesante, ma vediamo dati che ci lasciano sereni. Uno dei parametri per le riaperture è la disponibilità di posti in terapia negli ospedali, vedo che stiamo raggiungendo una soglia di tranquillità marcata", ha aggiunto Toti.
CONTRO IL SENSAZIONALISMO - Il governatore ha poi annunciato che il giovane genovese morto l'altro giorno a casa con la febbre alta e' risultato negativo. Si farà l'autopsia per capire cosa sia accaduto. "Invito a verificare le notizie sia per questo caso sia quando si fa sensazionalismo sul fatto che la Liguria ha fatto meno tamponi. Se si legge bene la tabella si capisce che i tamponi sono arrivati negli ultimi giorni dalla protezione civile e noi nel frattempo ci siamo dati da fare con le nostre forze", ha consluso Toti.
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Coronavirus, Toti: "Parrucchieri ed estetisti a domicilio? Deciderà il Governo"
Verso una ordinanza regionale per aprire alcuni attività commerciali
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