cronaca

E' il quinto esemplare negli ultimi cinque anni
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E' arrivato alla foce del fiume Entella per fermarsi a riposare dal suo lungo viaggio. E' il quinto esemplare di Fenicottero rosa che, negli ultimi cinque anni, sceglie l'oasi per fermarsi a riposare; l'ultimo arrivò nel novembre del 2017 e si fermò diversi giorni prima di riprendere il volo, mentre nell'ottobre del 2015 ben 3 esemplari trovarono rifugio sul fiume, per sfuggire a una violenta perturbazione temporalesca che in quei giorni imperversava in Camargue, loro zona di provenienza.

Ma, a differenza degli individui arrivati negli anni passati, che erano tutti dei giovani, distinguibili per il color grigiastro delle penne, quello arrivato ieri è un adulto col suo piumaggio rosa e il suo portamento elegante. Col suo becco ricurvo ha scandagliato il fondale della foce, smuovendolo con le lunghe zampe, per stanare prima e filtrare poi gli invertebrati che trova nella sabbia e di cui si nutre; ed è proprio il caratteristico movimento delle zampe alla ricerca del cibo, fatto di piccoli, ma rapidi 'passi sul posto' ad avergli attribuito anche il nome di 'Flamingo'. Alla foce dell'Entella avrà trovato insetti acquatici e molluschi per alimentarsi, ma non il suo cibo preferito: i piccoli gamberetti rosa di Artemisia salina, di cui va ghiotto e che gli conferiscono il colore rosato del piumaggio.

Alla nascita, infatti, il Fenicottero è completamente bianco, solo nell'età adulta acquista il suo caratteristico colore, per via dei pigmenti colorati che questi gamberetti contengono e che si concentrano nelle sue penne. Se l'arrivo dei giovani individui nell'oasi del fiume Entella era dovuto a uno smarrimento della rotta durante la loro migrazione, la sosta di questo adulto, invece, potrebbe essere una scelta voluta nel suo girovagare. Il fenicottero, infatti, è una specie che ama viaggiare molto; lo troviamo in molti paesi del Mediterraneo, come Spagna, Francia, Portogallo e Grecia, ma anche in Africa e in Asia meridionale.

"Non sappiamo quanto tempo questo esemplare deciderà di fermarsi qui da noi, dipende molto anche da quanto disturbo antropico subirà che lo porterebbe ad allontanarsi in breve tempo. Una cosa è certa: quando ripartirà, spiccherà il volo con la sua caratteristica corsa sul pelo dell'acqua, allungando il collo e spalancando le ali per poi alzarsi nell'aria" spiega la Lipu (La lega italiana protezione uccelli) del Tigullio.