
"Metà giugno? Io mi auguro vivamente che riprenda la Serie A e sarebbe surreale il contrario - assicura - Dovrà avvenire quando saremo in sicurezza. I toni di questi giorni sono scaturiti dalla pressione subita. Molto dipenderà dalle prossime due settimane e da come questa prima riapertura inciderà sul tasso dei contagi. La Lega di Serie A si aspetta che sia il Governo a prendere una decisione finale? Posso capirlo perché è un’assunzione di responsabilità importante. Dovessimo essere costretti a chiudere il calcio ci prenderemmo questa responsabilità e creeremo delle norme apposite per arginare i danni che avrebbero i club. Se si riprenderà sarà a porte chiuse, questo è fuori discussione".
In caso di mancata ripresa, il rischio è quello di cause legali su promozioni e retrocessioni. A domanda sulla presenza di un provvedimento per evitarle, Spadafora spiega: "Questa - dice al Corriere della Sera - è una preoccupazione di Figc e Coni. Stiamo prendendo in considerazione la questione, ma spero di ripartire e non doverlo affrontare".
IL COMMENTO
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