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Il portiere del Genoa racconta il suo ritorno in rossoblù e le emozioni del periodo juventino
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"Il Genoa e Genova sono la mia seconda casa. Nicola diventerà uno dei migliori allenatori in circolazione. Sono arrivato a 14 anni e me ne sono andato a 25, prima di tornare; mia figlia è nata qui, il legame è per sempre. Spero e credo anche loro siano sempre legati a me. Nel futuro prossimo c’è il Genoa, poi sono della Juve quindi vedremo cosa succederà". Parola di Mattia Perin, in collegamento con lo youtuber Er Faina.

"Potevo andare a giocare titolare, ma non mi sono mai pentito - dice - di giocare alla Juventus. Arrivo sempre un’ora e mezza prima al campo, c’era già metà squadra. Ho iniziato ad arrivare anche due ore o più al centro sportivo per lavorare. I successi che stanno avendo non arrivano così, c’è un lavoro enorme dietro a tutto".

Il compagno di squadra più forte? "Ronaldo. Un mostro. Quando ci si allena è il migliore, ma quando c’è da scherzare è quello che fa più casino. Prima di Juventus-Atletico, il ritorno, passa in camera mia perché aveva finito il dentifricio. C’era tensione alla vigilia della gara. Mi ha detto che dovevamo rilassarci tutti, era tranquillo. Il giorno dopo 3-0 e tripletta".

I colleghi? "Buffon, non ci sarà mai nessuno come lui, non so per quanti anni. Per 20 anni è stato a livelli top e non tutti sono così, dico solo Casillas, che però tecnicamente è inferiore. Dida è stato un fenomeno, Julio Cesar anche, ma al top per 4-5 anni entrambi, non di più. Buffon è unico nel suo genere. Dopo Buffon dico Alisson, che ora è il numero uno al mondo. I rigori? È bello pararli, ne ho parato uno a Quagliarella, anche a Balotelli a San Siro. Non sono un grande para rigori io comunque".

"Allegri e Gasperini - conclude - sono i più bravi allenatori che ho mai avuto. Allegri gestione del gruppo da 10, psicologo pazzesco. E non mi faceva giocare, ma lo dico comunque. Gasperini ti fa giocare da 10. Nicola diventerà uno dei migliori, sono sicuro"