C'è Silvia che fortunatamente sta lavorando in smart working, altrimenti da Sarzana a Genova ogni giorno sarebbe un'Odissea. C'è Fabio che dovrebbe essere al lavoro a Spezia alle 7 ma arriverà inevitabilmente in ritardo, pur alzandosi tutti i giorni alle 4 per partire da Genova Brignole. C'è Marco che per tornare a casa a Cairo Montenotte per cena deve partire dal capoluogo ligure entro le 18.40, altrimenti resta a dormire in ufficio. Queste sono alcune delle storie e delle segnalazioni che arrivano da tutta la Liguria.
Fare il pendolare in una regione come la Liguria è sempre stato difficile, portando i lavoratori ad abituarsi a ritardi sulla tratta e a diversi disagi. Ma in questo periodo di emergenza Coronavirus, per alcuni diventa quasi impossibile raggiungere il proprio posto di lavoro. In tanti nelle settimane precedenti hanno preferito usare la propria auto ed evitare così i mezzi pubblici, ma in vista del 18 maggio il traffico potrebbe aumentare e i parcheggi a Genova potrebbero non essere più gratuiti.
Coronavirus, parcheggi gratuiti a Genova prima della riorganizzazione in fase 2 LEGGI QUI
Regione Liguria dal 4 maggio ha fatto mettere in campo a Trenitalia 21 treni regionali in più rispetto al servizio ridotto delle settimane di lockdown precedenti, anche per diluire il flusso dei passeggeri e garantire il mantenimento delle distanze sociali a bordo. In fascia pendolare mattutina e pomeridiana, in particolare, c’è stato l'incremento di quattro treni (due coppie) sulla Milano-Genova, due treni tra La Spezia e Genova ed è stato rinforzato il servizio metropolitano nel capoluogo ligure tra Voltri e Nervi.
Fase 2, dal 4 maggio 21 treni regionali in più per i pendolari in Liguria CLICCA QUI
Ma le esigenze del nostro territorio sono diverse e non bastano i treni regionali che impiegano più di 5 ore ad attraversare l’intera regione, da Ventimiglia a Sarzana. Si sente la mancanza dei treni a lunga percorrenza, cancellati dato che lo spostamento tra regioni è consentito solo per motivi di lavoro o salute, ma la decisione sul loro reinserimento non dipende dalle regioni. Ed è per questo che muoversi tra Sarzana e Genova è molto complesso con coincidenze di pochi minuti e poche combinazioni al giorno. Forse, con le possibili nuove aperture dal 18 maggio ci potranno essere dei cambiamenti.
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Coronavirus, i disagi della vita da pendolare: "Pochi treni e tutti regionali"
Senza i treni a lunga percorrenza per alcuni diventa difficile raggiungere il posto di lavoro
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