cronaca

Indagini su un tasso di mortalità superiore del 200% rispetto all'anno scorso
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Blitz dei Nas nella rsa Santa Marta, a Genova Quarto, dove a inizio giugno si sono registrati 29 casi di positività al Covid-19, tra pazienti e personale, facendo diventare quel giorno la Liguria la regione col maggior numero di contagi. I militari, guidati dal maggiore Massimo Pierini, hanno acquisito le cartelle mediche degli ospiti su delega della procura che indaga per pandemia colposa. I nas hanno anche acquisito la documentazione relativa ai tamponi presso l'ospedale San Martino.

Secondo quanto era emerso nell'immediatezza, una paziente era stata ricoverata 15 giorni prima al San Martino per una frattura alla tibia e al perone. Era stata sottoposta a doppio tampone risultando negativa ed era tornata nella rsa. Dopo alcuni giorni era stata ricoverata di nuovo al San Martino per i sintomi del Covid. Nei giorni successivi erano stati accertati altri casi di positività.

Nelle scorse settimane il gruppo Salute e lavoro della procura, coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Pinto, aveva aperto una inchiesta per pandemia colposa indagando i direttori sanitari di sei strutture (Maurizio Frabetti della Anni Azzurri, Michela Bigolari della don Orione Paverano, Margherita Gastaldi della Camandolina, Margherita Garibaldi del Centro di riabilitazione, Arianna Bonfanti della S.Camillo e Cecilia Gallo della Torriglia). In queste rsa si sarebbe registrato un tasso di mortalità, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, superiore al 200 per cento.

(foto d'archivio)