
L'attacco inglese provoca una decine di vittime a Genova e alcuni danni agli edifici e nella zona portuale. Ma di fatto fu solo l'inizio. Pochi giorni dopo, il 14 giugno, fu la volta dei francesi che puntarono verso la Liguria, era la prima offensiva compiuta ai danni di una città italiana via mare. La sera del 13 giugno, mentre otto bombardieri bimotori francesi Lioré et Olivier LeO 451 attaccavano con poco successo i depositi di nafta di Vado Ligure, partirono da Tolone le navi della Terza Squadra navale francese comandate dall'ammiraglio Émile Duplat e dirette verso gli stabilimenti industriali di Genova e Savona.
L'attacco francese prende di mira gli stabilimenti metallurgici di Savona e alcuni depositi di carburante di Vado Ligure, un secondo gruppo di navi attacca, sempre via mare, l'area tra Arenzano e Sestri Ponente. La reazione italiana è sostanzialmente inefficace tanto che i francesi riescono indisturbati ad avvicinarsi alle città e altrettanto facilmente ad allontanarsi. Il bilancio della perdita delle vite umana sarà contenuto, una decina tra Savona e Vado a cui si aggiungono poche vittime tra i civili anche a Genova.
Fu il primo vero attacco. Poi nell'estate i bombardamenti divennero via via più intensi anche e soprattutto in considerazione della centralità del porto e delle attività industriali presenti in tutta l'area. Nuove incursioni aeree si verificarono tra il 15 e 16 giugno, e ancora tra il 16 e 17 giugno, e poi ancora a inizio settembre, Alla fine le vittime in Liguria furono circa nove mila.
(Foto generica)
IL COMMENTO
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