
L'indagine, sviluppata con i colleghi del commissariato di Rapallo, dove si era registrato un terzo episodio di egual natura, è stata supportata dalla visione delle immagini di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali e del circuito cittadino, da cui è emerso che, nelle date e negli orari in cui sono stati commessi i 'colpi', passava sempre la stessa auto Nissan.
La macchina è risultata intestata ad un pregiudicato, per reati specifici, di etnia sinti, 62enne di origini piemontesi. La successiva attività ha permesso di segnalare all'autorità giudiziaria i complici dell'indagato, ovvero sua moglie, 60 anni, e un 58enne, anch'egli piemontese, ritenuto autore materiale delle truffe. Lo scorso 11 febbraio, il G.I.P. di Genova, ha emesso una misura cautelare restrittiva in carcere a carico dei tre.
Le ricerche compiute dai poliziotti dei due commissariati, in collaborazione con le Squadre mobili di Genova e Torino, hanno portato in prima battuta al rintraccio e al conseguente arresto, lo scorso 21 febbraio del 58enne a Villafranca Piemonte (Torino). Successivamente, il 3 e l'8 giugno, a Cuneo e Genova, si sono consegnati agli inquirenti, marito e moglie.
IL COMMENTO
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