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La bagarre politica dopo il consiglio comunale
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Il calcio finisce sui banchi del consiglio comunale e lo fa dopo le dimissioni del presidente del Savona Calcio, Sergio Sgubin. Il botta e risposta tra la consigliera di Italia Viva, Elda Olin, e l'assessore allo Sport Maurizio Scaramuzza è nato da un'interpellanza presentata dalla presidente di terza commissione - e condivisa dal gruppo di minoranza Italia Viva - sullo stato di manutenzione del 'Bacigalupo'. In particolare, sul taglio dell'erba, in vista del probabile arrivo di nuovi investitori.  


La polemica si è accesa dopo la risposta dell'assessore Scaramuzza alla richiesta di spiegazioni avanzata dalla consigliera Olin: "Non sapete di cosa state parlando. Nessuno di voi è mai venuto allo stadio alla domenica". E l'esponente di Italia Viva ha aggiunto circa gli interventi conclusi venerdì scorso: "Vorrei sapere perché non abbiamo ricevuto la relazione del sopralluogo effettuato (dopo lo stop per Covid ndr.) e come mai non era stato comunicato che il presidente era dimissionario". 


Nei giorni in cui si dovrebbe arrivare a un accordo per il futuro dei biancoblu dopo la parentesi della cordata milanese, e in attesa del nome del nuovo presidente, interviene anche la capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale, Barbara Pasquali. L'assessore Scaramuzza fa chiarezza: "Leggo con dispiacere le parole della consigliera Pasquali. Innanzitutto il Savona Calcio è una società privata e come tale l’amministrazione comunale non deve interferire (a differenza di quanto fatto in passato). La situazione dello stadio Bacigalupo e di tutti gli impianti sportivi della città è purtroppo catastrofica ed è tale perché i precedenti amministratori non hanno mai commissionato una manutenzione che si possa considerare tale. Ecco perché ci troviamo con impianti che fanno acqua da tutte le parti". 


E in risposta alle accuse dalla capogruppo Barbara Pasquali, che in una intervista a Il Secolo XIX ha dichiarato che "non c'entra chi va allo stadio, ma la tutela di un bene comune" Scaramuzza spiega: "Coda di paglia io? Ho cercato e cerco con tutte le mie forze e in tutti i modi di rimediare a errori grossolani, ma lo faccio con le poche risorse a disposizione degli impianti, visto che sono al lumicino. Invito la consigliera Pasquali a non perdere tempo a difendere una persona (la consigliera Elda Olin ndr.) che alla prossima tornata elettorale non saprà nemmeno da che parte schierarsi. Se vuole collaborare con me per trovare una soluzione, sono a disposizione, ma non per fare polemiche sterili in un momento in cui bisognerebbe ripartire uniti".


"Negli anni passati si sono sempre gettati soldi e non si è mai guardato alla meritocrazia. A Savona società sportive di grande pregio, che fanno un grande lavoro dal punto di vista sociale, non sono mai state nemmeno ricevute in Comune. Non accetto la morale da nessuno: in quattro anni di mandato mi sono perfettamente reso conto di cosa è stato fatto e soprattutto di cosa non è stato fatto per rimettere in piedi le strutture. E se ieri in consiglio comunale ho mancato di educazione chiedo scusa, ma sarebbe piacevole vedere tutti i consiglieri preoccuparsi dello stato di salute degli impianti partecipando in prima persona alle varie manifestazioni, e non solo prima delle elezioni" conclude Scaramuzza sottolineando l'importanza di ripartire dopo il periodo di lockdown che ha travolto anche lo sport.