
Intanto in due partite sono arrivati tre gol solo su rigore. La squadra ha perso la via della rete malgrado abbiano giocato tutti gli attaccanti a disposizione dell'allenatore: Pandev Iago Falque, Favilli, Pinamonti, Sanabria e Destro. Insomma una montagna di nulla che ha partorito il topolino. Quello che consola è che il Grifone con i problemi non sra peggio di altri, ma non conviene tirare a campare aspettando le disgrazie altrui. Dopo Parma e Brescia ecco un trittico da cuori forte: la Juventus poi lo scontro diretto con l'Udinese, quindi il Napoli e la Spal. Impossibile fare tabelle, ma bisogna voltare pagina.
La difesa intanto non è più quella lasciata prima della sosta per Covid. Biraschi indietro di condizione, Soumaoro legnoso, Zapata impresentabile e Romero distratto. A centrocampo tanta volontà da parte di Sturaro, ma per il resto è notte fonda con uno Schone che se non voleva tornare poteva starsene a casa. E davanti come detto l'analisi è impietosa. Resta il carattere mostrato a Brescia e da lì si deve ripartire con la speranza che un minimo di condizione si trovi cammin facendo. Ora andranno valutati gli infortunati Criscito che salterà come minimo altre due partite e Iago Falque. La rosa non è da retrocessione ma se non sono arrivato tre punti che oggi sarebbero stati fondamentali, significa che i problemi sono tanti e non di facile soluzione.
IL COMMENTO
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