
La riunione si è conclusa in maniera interlocutoria, senza mettere a punto nessuna azione sicura e concreta.
“Noi di Fast/Confsal Liguria – incalza il segretario regionale Mario Pino - riteniamo però che le questioni degli equipaggi non possano essere risolte in sede politico-istituzionale, ma siano questioni specificamente sindacali e, per confronto sindacale, debbano essere risolte”.
Tre le questioni in cerca di rapida soluzione attraverso un serrato confronto sindacale finalizzato alla costruzione di accordi:
- assicurare equi e garantiti periodi congrui di ferie e di riposo all’interno di tutti i periodi dell’anno ed una gestione trasparente ed umanizzata dei turni e delle questioni logistiche (refezioni, pernottamenti);
- riaffermare la libertà di mobilità professionale volontaria tra capotreno e macchinista e la libertà di scelta del part-time, anche temporaneo, soprattutto nelle situazioni di maternità-paternità e di cura famigliare (oggi, ambedue, di fatto, negate);
- necessità di un piano biennale di nuove assunzioni e di una immissione rapida di nuovo personale interno da professionalizzare, proveniente da altre attività, prima la Manovra, per gli equipaggi del trasporto regionale Liguria.
Fast/Confsal Liguria, inoltre, ritiene che “non sia il momento più appropriato di tenere la categoria in una tensione permanente, con uno scenario di latente pandemia e di incombente crisi economica generale, ma di costruire, anche con difficoltà, delle intese, anche progressive” – conclude il segretario Mario Pino.
L’appello, dunque, si rivolge a tutti i capitreno e i macchinisti, al di là delle rispettive appartenenze, perché possano condividere questi punti, a sostegno di questa linea.
IL COMMENTO
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