Il Wrc sarà l’ultimo dei grandi campionati a ripartire e lo farà quasi a fine estate, con il Rally di Estonia il 4-6 settembre. La gara baltica è al debutto nella serie iridata, dopo la prova generale del 2019 che vide al via quasi tutti i big del mondiale e che fu vinta dal padrone di casa Tanak, laureatosi poi campione a fine stagione. Tirano un sospiro di sollievo gli appassionati italiani; il Rally d’Italia Sardegna è confermato e trova una nuova collocazione nel breve calendario di questa strana stagione dal 29 ottobre al 1 novembre. Una data che presenta pro e contro e che ha tenuto in sospeso numerose altre manifestazioni nazionali, dato che in quel weekend la tappa del Wrc monopolizzerà le forze in campo per quanto riguarda addetti ai lavori e volontari.
Resta di certo l’incognita meteo, se si guarda agli anni precedenti l’autunno non è mai stata una stagione felice per l’Isola, spesso colpita da fenomeni intensi come pioggia e vento, portatori di danni in diverse zone. La speranza, ovviamente, è che splenda il sole, ma anche che il pubblico possa assistere alla gara. Il promoter del Wrc, nel comunicato appena diffuso sulla ripresa della stagione, non parla di gare a porte chiuse, ma solo della possibilità di offrire agli organizzatori un buon margine di tempo per organizzare la gestione di grandi masse di pubblico. Libera interpretazioni ai governi ed alle federazioni locali quindi, un fattore che in Italia, visti i recenti fatti del Rally del Casentino, potrebbe giocare a sfavore dei tanti fan pronti a salpare verso la Sardegna.
Il calendario del Wrc 2020 sarà composto così da 8 gare. Tre già disputate (Montecarlo, Svezia, Messico) più le cinque appena presentate: Estonia (4-6 settembre), Turchia (24-27 settembre), Germania (15-18 ottobre), Italia (29 ottobre – 1 novembre) e Giappone (19-22 novembre). Tutte le parti sedute al tavolo sembrano soddisfatte anche se, di fatto, sarà certamente un campionato atipico. Si passerà dai velocissimi sterrati estoni alle complesse e polverose speciali turche, per poi trovarsi sulle temibili strade asfaltate tedesche. Il percorso su terra della tappa italiana verrà svelato a breve, mentre la conclusione sarà nuovamente su asfalto, in Giappone. Un mix completo, che però potrebbe favorire gli specialisti del bitume ed in particolar modo Sebastien Ogier, che si trova attualmente in testa alla classifica dopo lo stop di marzo. Il calendario senza dubbio sorride a chi ha già messo fieno in cascina, mentre chi ha più punti da recuperare, come il campione in carica Tanak, non potrà permettersi il minimo errore e dovrà sperare in qualche defaillance altrui
Al momento la ripartenza del Wrc è dunque confermata, con addirittura due gare di riserva pronte a subentrare qualora dovessero presentarsi problemi per altre manifestazioni. Belgio e Croazia stanno alla finestra, dopo aver dato la disponibilità ad ospitare una tappa mondiale.
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Wrc 2020, il Mondiale rally riparte e fa tappa a ottobre in Italia
Si ricomincia dall’Estonia di Tanak a inizio settembre
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