cronaca

Ordinazione episcopale in piazza della Vittoria
2 minuti e 10 secondi di lettura
 "Chiedo a tutti di avere tanta pazienza. Sono consapevole della poca conoscenza che ho della Chiesa particolare che mi è affidata, come pure della poca conoscenza che questa Chiesa ha di me. E proprio qui sta la grande opportunità: conosciamoci! Diamoci occasioni per conoscerci e stare insieme!". E' il messaggio ai genovesi del neo arcivescovo padre Marco Tasca che è entrato in diocesi ufficialmente. La Santa Messa insieme all'ordinazione è stata trasmessa in diretta su Primocanale per consentire a tutti i fedeli di assistere alla celebrazione che si è tenuta in Piazza della Vittoria a Genova. 

Padre Tasca è stato consacrato Vescovo per l'imposizione delle mani del Cardinale Angelo Bagnasco. Insieme a lui, quali coconsacranti monsignor Gianfranco Agostino Gardin, vescovo emerito di Treviso e monsignor Gianfranco Girotti, reggente emerito della Penitenzieria Apostolica. Con loro numerosi altri cardinali e vescovi genovesi, liguri e veneti oltre a numerosi francescani. In tutto, nell'area dedicata alla celebrazione erano presenti mille persone tra vescovi, sacerdoti, diaconi, seminaristi, cantori, autorità, ospiti accompagnatori di padre Tasca, ministri delle altre Confessioni cristiane, rappresentanti delle altre religioni e fedeli.

Numerose anche le autorità civili e militari presenti, genovesi e venete, come il sindaco di Genova Marco Bucci e il sindaco di Padova Sergio Giordani, e i governatori ligure Giovanni Toti, e veneto Luca Zaia. Al termine della celebrazione, dopo l'ordinazione, la consegna del pastorale e la presa di possesso della Cattedra, il nuovo Arcivescovo ha impartito la prima benedizione ai fedeli pronunciando il primo discorso alla Diocesi.

"Vorrei esortare tutti, in particolare i presbiteri, i diaconi, i religiosi, ma anche tutti i laici, a servire questa Chiesa. Ho sentito una volta da un sacerdote questa frase che mi colpisce ancora: "Gesù Cristo, dalla croce, ha detto una cosa molto importante a chi sta sotto la croce: 'Tu sei più importante di me, perché io muoio per te'". Credo che, se fossimo realmente convinti che "tu sei più importante di me" e che "io sono pronto a morire per te", davvero cambierebbero molte le nostre relazioni e questo darebbe un contenuto profondo al nostro ministero, alla nostra testimonianza", ha detto il nuovo arcivescovo metropolita.

"Mi rendo conto di entrare a far parte di una comunità cristiana che ha una storia secolare, costellata di santi e sante. Far parte di questa Chiesa e di questa storia mi e ci chiede di dare il nostro apporto per aggiungere il nostro tassello contemporaneo a questa grande storia che prosegue, andando avanti insieme", ha concluso padre Tasca.