cronaca

Nove in carcere e due ai domiciliari
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I carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte, con il supporto di quelli di Savona, Loano e Pero (Milano), hanno eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare, 9 in carcere e 2 ai domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Savona. 


I reati contestati sono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono arrivati a conclusione delle indagini avviate dopo la morte di Mirco Pellegrini, un batterista di 57 anni deceduto nel marzo 2019 a Millesimo (Savona) per overdose. 

Gli arrestati sono tre italiani (due uomini di 43 e 58 anni e una donna di 28, tutti di Savona), sei stranieri di varie nazionalità; mentre per altri due stranieri sono ancora in corso le operazioni di rintraccio: uno è latitante da febbraio, quando, scarcerato per essere sottoposto agli arresti domiciliari, non ha mai raggiunto l'abitazione; l'altro è ricercato. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la droga partiva dall'hinterland milanese e veniva portata da alcuni corrieri a Loano, dove i fornitori distribuivano le sostanze tra gli spacciatori di Savona.

Secondo i carabinieri, uno di loro, ma non è ancora stato identificato chi, ha ceduto la dose mortale a Pellegrini. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti anche 5 arresti in flagranza di reato di corrieri e pusher, e sono stati sequestrati circa un chilo di droga tra eroina e cocaina e 8000 euro in contanti quale provento dello spaccio.