
Per questo ha deciso di pubblicare alcuni grafici (CLICCA QUI) che provengono dal sito dell’Oms, dove vengono costantemente aggiornati i dati mondiali ufficiali. "Si vede chiaramente (nei grafici allegati riferiti ai vari paesi) che, sia nei paesi che hanno utilizzato contromisure più severe contro la pandemia (Italia, Spagna, Germania) che nei paesi che invece hanno usato metodi molto più 'blandi' (USA, India), dove il virus é praticamente 'sfuggito di mano', i decessi in percentuale sono decisamente calati", scrive sulla sua pagina Facebook.
"Questo potrebbe voler dire che i nuovi contagiati stanno meglio dei primi contagiati, o perché non si ammalano affatto (non è un caso che aumentano gli asintomatici) o perché la malattia è molto più gestibile dal punto di vista medico, sia a casa che in ospedale", prosegue nella sua analisi. "I dati mi sembrano incoraggianti".
Ma la sua proposta al mondo dell’informazione è quella di tracciare "la morbilità e la letalità del COVID-19 su chi è stato colpito dalla malattia nei mesi di giugno, luglio e agosto (valutando quale percentuale di asintomatici e tra i sintomatici quanti a casa con 37.5 di temperatura e due colpi di tosse, quanti in ospedale stabili, quanti in ospedale critici e quanti in ospedale intubati)".
IL COMMENTO
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