cronaca

Per il dirigente sanitario "prime dosi disponibili entro i primi mesi del 2021"
2 minuti e 46 secondi di lettura
Con l'avvicinarsi della data della riapertura delle scuole, cresce anche la preoccupazione legata ai possibili nuovi contagi dovuti al covid-19: "Come padre ho avuto modo di valutare sia nella scuola dei miei figli sia in quelle dei loro amici, i protocolli in vigore. Io non sono contro il rientro a scuola e credo che, visto che sono chiuse dal 20 febbraio scorso, che ci sia stato anche tutto il tempo per per pensare ad un rientro in sicurezza" racconta Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.

"Non arriveremo ad avere il rischio zero ma se ci pensiamo abbiamo mai avuto un rischio 0 sulle malattie infettive nelle scuole? Sono le stesse scuole in cui da anni è stata abbandonata la medicina scolastica e dove non viene fatta promozione del vaccino antinfluenzale" continua il professor Bassetti che poi aggiunge: "Ovviamente è giusto mandare i figli in scuole sicure ma poi spiegatemi come mai i ragazzi non possono entrare a scuola insieme ma prendere gli autobus o i mezzi pubblici sì".

"Con la mascherina nei luoghi comuni i ragazzi potranno fare nuovamente la vita dell'anno scorso. Inoltre è vero che gli studenti dovranno stare distanziati in classe ma è anche vero che dopo una settimana di lezione, passando 5 ore nella stessa aula e sempre insieme, diventano praticamente congiunti".

Con le vacanze estive sono aumentati anche i casi di positività: "I contagi sono cresciuti insieme alla crescita dei tamponi ma i dati ai quali bisogna prestare attenzione e fare riferimento sono quelli dei ricoveri per covid. Io ho visto proprio questa mattina la situazione del San Martino, il primo ospedale di Genova e il primo ad essere adibito a reparto covid in caso di necessità. Ad oggi abbiamo solo un paziente veramente positivo tra l'altro con un tampone effettuato che ha già dato esito negativo e siamo in attesa del secondo" spiega ancora Matteo bassetti che poi attacca: "Dobbiamo finirla con i bollettini delle 18 perché sono dati estremamente strumentalizzabili".

Sul tema vaccino la speranza è quella di avere risposte positive dalla fase 3 della sperimentazione iniziata da poco più di un mese allo Spallanzani di Roma. Ma su quando sarà a disposizione e quante dosi saranno necessarie ancora resta un po' di incertezza: "Speriamo di poter avere a disposizione le prime dosi già ad inizio 2021. Abbiamo visto che l'immunità che si genera per il covid-19 tende a decrementare quindi è probabile che debba essere fatto in più dosi ma avremo risposte più precise dopo lo studio proprio della fase 3".

"Bisogna però fare attenzione alla componente no vax che nel nostro paese è molto forte. Sui miei canali social si è scatenata una bagarre dopo che ho affrontato il tema legato ai vaccini e mi riferisco ad un discorso generale non a quello del covid-19 nello specifico" racconta ancora il professor Bassetti che poi rivolge un invito alle istituzioni: "Dobbiamo lavorare sulla comunicazione e sulla sensibilizzazione dell'opinione pubblica mettendo in campo campagne informative adeguate. Quelle dei free vax restano minoranze ma fanno tanto rumore e se non arrivano risposte importanti da parte proprio delle istituzioni sul tema, allora quel rumore potrebbe diventare ancora più forte".