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Il presidente del consiglio boccia la prospettiva di una ripresa delle partite a porte aperte
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Brusca frenata sulla riapertura, anche parziale, degli stadi. "Il governo - ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo alla festa del Fatto Quotidiano - non ha mai aperto alle discoteche, contrariamente a quanto s'è detto. Poi le regioni le hanno riaperte. Nello stadio l'assembramento è inevitabile, dentro, come entrando e in uscita: l'apertura la trovo inopportuna".

Conte ha inoltre rivelato che avrebbe visto bene Mario Draghi alla presidenza della Commissione Europea e che non gli dispiacerebbe una rielezione di Sergio Mattarella alla presdidenza della Repubblica. "Per l' autunno - ha detto parlando del Covid - sono fiducioso: penso a misure circostanziate". Il presidente del Consiglio ha parlato anche della questione dei verbali del Cts. "Quando si prendono decisioni molto importanti in termini di allarme sociale - ha detto in un altro passaggio - è bene che si lavori in modo riservato, ma non segreto. Gli omissis? Un fatto tecnico. Di solito è per protezione della privacy, ma se ne sono occupati gli uffici".