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L'ex pentastellata candidata alla presidenza della Liguria con 'ilBuonsenso"
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Il M5s in Liguria "si è illuso dilettantescamente di saper azzerare accordi consociativi e clientele vecchi quarant’anni con la loro presenza in coalizione". Lo sostiene Alice Salvatore, candidata alla presidenza della Regione Liguria con la lista 'ilBuonsenso'. Per Salvatore "la verità è sempre stata palese ed esattamente opposta. Sono le clientele quarantennali che li stanno avviluppando e annullando. Li hanno resi identici alla casta che dicevano di combattere".

L'ex consigliere regionale pentastellata
punta il dito sulla questione legata alla infrastrutture. "Credere che il Pd abdichi al progetto della Gronda è una pia illusione. Il Pd in Liguria poi è quanto di più vecchio e inamovibile ci sia nel panorama politico regionale, basti guardare la composizione delle liste: hanno messo solo dinosauri della politica, i giovani meritevoli non sono stati nemmeno considerati.Vedere Pippo Rossetti, uno dei massimi protagonisti di tutti i problemi ereditati e resi anche più gravi dalla giunta Toti.

Per Salvatore, il dem Rossetti "si camuffa da nuovo e innocente, ma fa parte completamente della brutta politica. È stato l’assessore al Bilancio del secondo mandato Burlando. Il peggior governo Pd in Liguria degli ultimi 20 anni. Quello che ha avviato la cartolarizzazione di Arte Genova e intensificato le privatizzazioni ed esternalizzazioni in sanità, che oggi Toti in armonica continuità prosegue. È il partito unico", conclude la candidata alla presidenza.