cultura

Un documento firmato da 14 presidenti regionali
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''Colpi di mano crescono a danno dell'Ordine dei Giornalisti. In ballo, in realtà, c'è non solo l'esistenza e l'autonomia di questo organismo, ma il riconoscimento del diritto a esistere di questa stessa professione e, soprattutto, in ballo c'è la qualità e l'autonomia dell'informazione in Italia, cioè il diritto dei cittadini a essere correttamente e compiutamente informati''. Lo scrivono, in una nota congiunta, 14 presidenti di Ordini regionali dei giornalisti.

''L'ultimo atto si sta consumando al Senato
dove, a sorpresa, è stato proposto un emendamento con il quale - accanto alla condivisibile risoluzione di aspetti colpevolmente dimenticati da chi ha approvato precedenti norme (garantire finalmente la rappresentanza di due esponenti delle minoranze linguistiche in aggiunta ai sessanta membri eletti nel Consiglio nazionale dei giornalisti) - si tenta di introdurre ben altro. Modifiche all'organizzazione ordinistica e alla fisionomia della stessa professione non richieste. Cambiamenti strutturali - continua il documento - che imporrebbero quanto meno un'approfondita discussione all'interno degli organismi della categoria e persino oltre", prosegue il documento.

"Tra le novità che si vorrebbero apportare
ci sarebbe anche un deplorevole congelamento degli organismi ordinistici in carica, impedendone il rinnovo fino all'ottobre del 2021. Una decisione gratuita, immotivata, prevaricante assunta senza alcuna discussione e condivisione all'interno degli organismi istituzionali interessati. Un atto sconsiderato che peraltro - la coincidenza non ci sfugge - segue quanto stava già accadendo all'interno dell'Ordine in materia di convocazione delle assemblee elettorali, accentuando lo stato confusionale che rischia di minare la stessa credibilità e autorevolezza dell'Ordine dei Giornalisti", prosegue il documento.

"Chi si è reso artefice di questa incomprensibile e assurda situazione si è assunto una grave responsabilità nei confronti dei giornalisti dell'intero Paese e dei loro organismi istituzionali. Respingiamo altresì il tentativo, messo in atto in sede parlamentare, di stravolgere dall'alto l'organizzazione e il diritto all'autogoverno della professione giornalistica'', conclude il documento firmato da Filippo Paganini (presidente Odg Liguria) e altri 13 presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti.