cronaca

Due giorni di stop dell'Usb il 24 e 25 settembre
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Tra mascherine, banchi monoposto, orari delle lezioni stravolti, decine di casi di classi chiuse per contagi da coronavirus, la scuola italiana nell'era post lockdown non fa in tempo a ripartire, a singhiozzo: molti istituti riaprono goovedi 24, altri sono partito e poi chiusi per lasciar spazio alle elezioni, altri ancora partiranno solo ad ottobre e in tanto già arrivano le proteste di piazza di sindacati e organizzazioni studentesche che vedrà manifestazioni nelle principali città italiane, Genova compresa.

Uno sciopero di due giorni e una manifestazione unitaria
coincidono infatti con l'inizio di un autunno che si preannuncia caldo per il settore istruzione e il ministro Lucia Azzolina. Giovedì 24 e venerdì 25 settembre si tiene la due giorni di sciopero indetta da USB, Unicobas e Cub: assunzioni, edilizia scolastica, didattica in presenza, sicurezza i temi principali della protesta. Per gli organizzatori c'è un "bisogno impellente di garantire a tutti i lavoratori della scuola e agli studenti di rientrare in aula in sicurezza, di trovare spazi adeguati e sani, di avere tutti gli insegnanti in servizio dal primo giorno, di svolgere lezioni vere, in presenza, senza rischi".

Questa l'articolazione delle mobilitazioni: il 24 settembre dalle ore 9 raduno a Roma davanti la Camera dei Deputati in Piazza Montecitorio; il 25 settembre dalle ore 9 presidio sotto la sede del Ministero dell'Istruzione in viale Trastevere e, durante la gioranta, sit-in, flash mob e manifestazioni studentesche in varie altre città, tra cui Genova, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Catania.