cronaca

Uno degli effetti della pandemia da Covid sull'occupazione
1 minuto e 19 secondi di lettura
Tra aprile e agosto, in Liguria sono state autorizzate 56.541.656 ore di cassa integrazione covid, con maggiore concentrazione ad aprile e maggio. E' quanto emerge dalle elaborazioni dell'ufficio economico Cgil su dati Istat che, assieme alla cassa covid, analizza le forme tradizionali di ammortizzatore sociale. Da inizio anno, in regione sono state complessivamente autorizzate 61.709.419 ore di integrazione salariale, con un incremento del 999% rispetto al 2019, quando nello stesso periodo erano state 5.616.292.

Nel dettaglio, per la cassa integrazione ordinaria sono state autorizzate 24.233.387 ore, per quella straordinaria 4.260.694 ore e per quella in deroga 10.866.042. Le ore autorizzate dai fondi sono state 22.349.296. "Oltre 61 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate in otto mesi dovrebbero far tornare tutti alla fragilissima realta' economica e produttiva della Liguria, non abbiamo i dati sull'effettivo utilizzo delle integrazioni salariali (a livello nazionale intorno al 42%), ma il tunnel e' ancora lungo e le oltre otto milioni di ore autorizzate nel solo mese di agosto lo confermano", sottolinea Marco De Silva, responsabile dell'ufficio economico Cgil Liguria.

Dati in crescita per tutte le province
, con particolare riguardo a Imperia (+5.863%) e La Spezia (+5.858%), seguono Genova (+566%) e Savona (+288%). "Il quadro è piuttosto preoccupante il decreto agosto e il blocco dei licenziamenti hanno evitato il peggio. E' evidente, però, che al di là del lockdown, il virus sta continuando a produrre effetti su lavoro ed economia. Per provare a uscire da questa situazione, è indispensabile investire in politiche di sviluppo, che in questo momento non possono che arrivare prevalentemente dal Recovery fund o comunque da risorse europee", aggiunge il segretario generale Cgil Liguria, Federico Vesigna.