cronaca

Situazione peggiorata dopo il lockdown
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 “Di notte questa è diventata terra di nessuno soprattutto dopo il lockdown”. Cristina lo dice a denti stretti, quasi sconsolata, ma con la determinazione di chi vuole tornare a dormire di notte senza urla e schiamazzi sotto la finestra e la mattina non vuole più trovare davanti al portone un tappeto di bottiglie rotte.


Cristina si è trasferita nella zona di Spianata 25 anni fa, metà della sua vita l’ha passata in una delle zone più belle di Genova, un angolo di paradiso che negli ultimi mesi ha visto venir meno la propria tranquillità.


“Dal giovedì alla domenica cori da stadio fino alle 4 di mattina – racconta Cristina - bottiglie di birra che una volta bevute vengono rotte per divertimento nelle scalette della zona, atti di vandalismo
alle auto parcheggiate, giovanissimi rapinati del portafoglio e del cellulare, bidoni della spazzatura usati come enormi palloni da calcio".


E in tempi di pandemia anche le norme anti-covid non sembrano essere rispettate: “Niente mascherine, bevono tutti dalla stessa bottiglia - spiega - e sono vicini praticamente uno sopra l'altro nel senso che magari stanno in 15 tutti appiccicati su una panchina”.


Tante le segnalazioni sul gruppo Facebook “Sei di Castelletto se…” dove qualcuno esasperato ha proposto anche le ronde.


Arrivano da diversi quartieri e tra loro ci sono anche diversi minorenni.
“Sono gruppi abbastanza numerosi e arrivano da diversi quartieri – ricorda - io li ho sentiti dire Sampierdarena, Marassi, Oregina, Lagaccio sono praticamente tutti motorizzati”.


Cristina denuncia anche casi di burnout con motori di scooter a tutto gas e gare di motorini: “se facessero due o tre controlli con qualche multa e qualche punto sulla patente in meno forse ci penserebbero un attimo prima di tornare”.


"In Spianata – conclude – soprattutto nel week end i ragazzi ma non solo sono sempre venuti ma ora la situazione è sfuggita di mano così non si può continuare ci vogliono più controlli".