Il Comune di Genova e la Regione Liguria hanno convocato una riunione tecnica per valutare in quali aree di Genova far scattare il 'coprifuoco' per ridurre la diffusione del contagio di covid-19. L'elenco di vie e piazze sarà sottoposto al Prefetto e al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Una misura messa in campo in vista del prossimo weekend di movida. E' la novita' illustrata dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dal sindaco Marco Bucci dopo il Dpcm che dà ai sindaci il potere di chiudere al pubblico vie o piazze per evitare assembramenti.
"La settimana è iniziata con una pressione importante sui nostri ospedali, non ci aspettavamo nulla di diverso", commenta Toti riferendosi alle medio-basse complessità covid correlate. "Il numero di terapie intensive resta più limitato rispetto alla primavera scorsa", ribadisce. "Le aree di Genova su valutiamo di intervenire sono quelle con tanti positivi e la congiunzione di essere aree di affollamento. Stiamo predisponendo un piano alternativo con le scuole per ingressi differenziati alle superiori in modo da ridurre l'affollamento sui bus. Stiamo inoltre valutando di consentire l'aperture durante il giorno dei self service h.24 presidiati da una persona, la chiusura notturna proseguira' visto che sono luoghi di assembramento", spiega il sindaco Bucci.
"C'è un allarme diffuso per il virus nel Paese e le rsa non sono escluse. Per la sicurezza delle rsa in Liguria abbiamo attivato i protocolli di massima sicurezza: il divieto di visita dei parenti, zone tampone e test periodico a campione sul personale", aggiunge Toti. Entro una settimana a Genova gli ospedali Evangelico di Voltri e Padre Antero Micone di Sestri Ponente saranno riconvertiti alle patologie covid. Entro una settimana a Genova saranno aperti 50 nuovi posti letto per le dimissioni dei pazienti covid di medio-bassa intensità, che saliranno a 200 posti entro fine mese.
E la Lombardia, dopo la previsione di 600 ricoverati in terapia intensiva sul territorio, chiede al Governo di condividere lo stop di tutte le attivita' e degli spostamenti, esclusi casi eccezionali, nell'intera regione dalle 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì prossimo, 22 ottobre. La richiesta arriva dal governatore Attilio Fontana e dai sindaci di tutti i comuni capoluogo, che hanno subito incassato l'approvazione del ministro della Salute Roberto Speranza. "Di fronte a numeri drammatici, in Lombardia proposta di coprifuoco dalle 23 alle 5. Perché è provato scientificamente che il maggior veicolo di contagio sono i metronotte", commenta così invece Roberto Burioni, professore di Virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, su twitter la proposta.
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Covid, Genova valuta il 'coprifuoco' in alcune zone: la Lombardia 'chiude' alle 23
Prevista una riunione tecnica con Regione e Comune
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