cronaca

In carcere tre fratelli e ai domiciliari un italiano pregiudicato
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Vendevano la droga anche nel parcheggio dell'ospedale e per non destare sospetti portavano con loro i figli minorenni. E proprio tra i giocattoli dei bambini è stato ritrovato una parte dello stupefacente. La banda, composta da un italiano e tre fratelli albanesi, è stata sgominata dalla Squadra Mobile della Questura di Savona che ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e una ai domiciliari, e denunciato a piede libero altre due persone.


In carcere sono finiti i tre fratelli di 48, 36 e 31 anni. Ai domiciliari un italiano già arrestato in gennaio perché sorpreso con 4 kg di hashish. L'indagine è iniziata ad agosto 2019 con il sequestro di 30 g di cocaina a un commerciante genovese. Da lì la Squadra Mobile di Savona, coordinata dalla dirigente Rosalba Garello, ha individuato i clienti che non erano consumatori ma pusher. I tre fratelli li ricevevano in casa o nelle immediate vicinanze, poi salivano con l'acquirente in auto e raggiungevano parchi pubblici, campetti di calcio, supermercati e anche il parcheggio dell'ospedale di Savona.


Le vendite avvenivano spesso in presenza dei figli minorenni che i membri della banda si portavano dietro. L'indagine ha portato al sequestro di 16 kg di hashish, 1,3 kg di marijuana, un etto di cocaina e 55 mila euro in contanti. Con i poliziotti anche due cani del nucleo cinofilo di Genova, Leo e Nagut.