
Ostberg, abituato alla guida delle WRC Plus, ha conquistato il “mundialito” aggiudicandosi le tappe di Montecarlo, Svezia, Estonia e Monza, con un quarto posto in Sardegna. Secondo posto in campionato per Tidemand davanti a Fourmaux.
Nel WRC3, il campionato riservato ai piloti “privati” il titolo è andato al finlandese classe 1994 Jari Huttunen che regala alla Hyundai i20 R5 l’ultima vittoria mondiale prima del pensionamento a favore della nuova versione Rally2. Huttunen ha concluso al terzo posto l’Aci Rally Monza, che è andato al tester Pirelli Andreas Mikkelsen su Skoda davanti al giovanissimo svedese Oliver Solberg, figlio del campione del mondo WRC 2003 Petter.
Ancora una volta la scuola nordica prevale su quella latina, forte anche di una condizione economica che permette a molti piloti di frequentare le prove del mondiale da giovanissimi e con auto di prima fascia. L’Italia continua a latitare, anche per la mancanza di un supporto concreto da parte di una federazione che dovrebbe concentrarsi sul miglior giovane, mettendolo in condizione di esprimersi al top, come da anni fanno i nostri vicini francesi. Il rallismo tricolore si consolerà nel 2021 con il ritorno di Pirelli come fornitore unico di pneumatici nel WRC, nel quale però non si vedono opportunità all’orizzonte per i piloti di casa nostra.
IL COMMENTO
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